La bufera di mia figlia procede.
Dopo due ore e mezzo di attesa inframezzate solo da critiche e lamentele dei suoi insegnanti sul suo rendimento scolastico disimpegnato e sul suo invece chiacchiericcio con i compagni altamente impegnato di inizio scuola per il terzo anno consecutivo, mi sono allontanata dai colloqui individuali davvero sconsolata e mortificata. Ho chiamato mio marito comunicandogli ufficialmente che non ho più intenzione di tornare a parlare con gli insegnanti, a scontare questo supplizio.
Lui a pranzo non c’era, così mia figlia, con aria sbarazzina e allegra quando mi ha chiesto com’era andata è rimasta ad ascoltare in silenzio questo mio proposito e di come mi ha rubato ancora una volta la possibilità di uscire fiera di lei dall’incontro con i suoi prof.
Non ero arrabbiata, solo triste e mortificata, troppo stanca anche dell’attesa per avere altre energie. Le ho solo detto che volevo essere fiera e orgogliosa di lei e invece mi sono sentita a disagio, mortificata e anche imbarazzata per l’insoddisfazione che il suo atteggiamento di scarso interesse e superficialità, il suo disimpegno suscita in generale nei suoi insegnanti che la vedono sprecare le sue qualità e le sue energie.
Lei ha pianto in silenzio mentre mangiava, poi è andata in camera sua, a sdraiarsi ho visto. Dopo di che, lei che è il disordine fatto persona e che non butta via mai niente, neanche le cartacce usate, si è alzata e ha cominciato a ripulire i cassetti e la sua scrivania, simbolo stesso del suo disordine col suo perenne caos.
Sono sicura che si è vergognata di se stessa, questa almeno è stata la mia impressione e mi è sembrata la prima volta. Ha studiato poi per tutto il pomeriggio ed è stata molto silenziosa, chiusa in se stessa.
Forse ha deciso di voltar pagina, chissà.
Io certamente.
P.S. Ieri sera ho guardato Saviano in tv e mi sono emozionata e commossa. Certo io mio che mi commuovo, sai che novità per me, ma per la tv..
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